Come sono nate le composte pugliesi e qual è la loro preparazione
Le conserve pugliesi sono tra i prodotti tipici più conosciuti del territorio. Il sapore unico e la tradizione che si nasconde dietro ogni vasetto fanno sì che sia impossibile non averle nella propria dispensa. Questi condimenti sono perfetti da gustare durante aperitivi e antipasti, ancora più buoni se accompagnati da pane fresco fatto in casa, salumi e formaggi del territorio. Sono anche ottimi per condire primi piatti di pasta, tartine, bruschette, friselline, pizze e focacce. In questo articolo vogliamo quindi raccontarti come sono nate le conserve pugliesi e come si preparano.
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Qual è la storia delle conserve pugliesi?
Le conserve pugliesi nascono da una tradizione agricola povera. Come abbiamo già detto, il motto del periodo era “nulla viene buttato ma tutto si riutilizza”. Per questo motivo, ogni cosa doveva essere sfruttata al meglio. Durante i mesi invernali, la terra produceva poco e spesso il maltempo poteva rovinare interi raccolti, lasciando così molte famiglie con la dispensa vuota. Questo non avveniva invece in estate, perché il sole pugliese permetteva alla terra di produrre quantità elevate di prodotti, capaci di sfamare le famiglie quattro volte di più dell’inverno. L’abbondanza del raccolto in estate era quindi preservata per il lungo inverno, dando vita alle conserve. I pomodori erano trasformati in salsa, le zucchine i carciofi e i peperoni, erano tritati per farne ottime salsine o immersi nell’olio extravergine d’oliva e i pomodori fiaschetto erano essiccati al sole.
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Come si preparano le conserve pugliesi?
Non esiste un solo metodo di preparazione delle conserve pugliesi tradizionali. Ogni famiglia ha la propria ricetta segreta, proprio come succede per tutti i piatti tipici.
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Molte conserve vengono prodotte con ortaggi essiccati al sole o disidratati con il sale, in questo modo perdono solo la parte di acqua in eccesso e concentrano tutte le loro proprietà migliori. Una volta essiccati, vengono messi in vasetto con aggiunta di olio extravergine d’oliva.
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Per realizzare le creme, invece, gli ortaggi come cime di rapa, zucchine o carciofi, vengono lavati e selezionati, tagliati e cotti con erbe aromatiche. Dopodiché il prodotto viene passato fino ad ottenere una crema.
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La realizzazione delle conserve sott’olio è un pò più semplice, basta sbollentare gli ortaggi come carciofi e zucchine, aromatizzarli con aceto di vino e sale, in seguito si possono confezionare in un vasetto di vetro con aggiunta di foglie di rosmarino fresco e olio extravergine d’oliva. Infine, la passata di pomodoro, la conserva per eccellenza pugliese, quella che non manca mai in nessuna dispensa.
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In questo articolo ti abbiamo voluto raccontare la storia e la preparazione delle conserve pugliesi, ricche di tradizioni che noi dell’Azienda Agricola Calemone cerchiamo di mantenere vive ogni giorno.
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